Translate

giovedì 30 agosto 2012

Sicilia che vergogna

ROMA – Pensionati siciliani e dipendenti regionali, fra un po’ rischiate di non avere più lo stipendio. L’allarme arriva da Ivan Lo Bello, vice presidente di Confindustria e numero uno degli industriali siciliani. La Regione è “vicina al default”, ha detto Lo Bello in un’intervista al Corriere della Sera. E pensionati e dipendenti regionali sono pagati direttamente dalla Regione.
“C’è un pezzo della società siciliana che non ha colto i segnali”, ha spiegato Lo Bello. Che poi ha aggiunto: “Il paradosso riguarda direttamente i 20 mila dipendenti regionali. Nessuno di loro si rende conto del rischio che corrono. Come i pensionati della Regione pagati qui direttamente”.
Secondo Lo Bello ”va ripensata anche l’autonomia e occorre avviare un’ operazione-verità. Scuotere dal torpore i siciliani che saranno i primi a trovarsi senza stipendi in caso di crollo. Ma il governo Monti deve subito mettere mano ai conti, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili”.
”La Sicilia -ha detto ancora Lo Bello per rafforzare il concetto – rischia di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per garantire a se stesse l’impunità”.











Mio semplice commento so per certo che ci sono categorie di lavoratori dipendenti dalla regione che non percepiscono stipendio da febbraio 2012 come stanno facendo queste famiglia fortuna che siamo in Sicilia dove la cultura della famiglia e dell'amicizia è radicata e quindi trovi sempre qualcuno a darti una mano ma di questo passo dove si andrà a finire non lo so e non voglio pensarci credo che ci sia qualcosa nell'aria della Sicilia un vento che partirà dall'estremo sud e salirà verso il nord Italia un  detto siciliano recita:
                                                                                                                                                                          "dui su i putenti cu avi tuttu e cu nun avi nenti"...

Nessun commento:

Posta un commento