movimento rivoluzionario italiano
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giovedì 13 febbraio 2014
mercoledì 12 febbraio 2014
domenica 2 febbraio 2014
CI STANNO SVENDENDO LO AMMETTONO E SONO PURE CONTENTI,,,,,,,,,,,,
Letta: la crisi è finita, investite in Italia
Squinzi: governo cambi passo o si vota
La crisi è "finita, superata, dietro alle spalle". Così il premier Enrico Letta. Che però riceve le critiche di Confindustria.
L'Italia
è uscita dal tunnel con le sue forze, "senza chiedere un euro
all'Europa", ed è a un "punto di svolta", pronta a crescere e portare a
casa "gli investimenti esteri". Enrico Letta lo dice, anzi lo rivendica
con forza, dagli Emirati dove il suo 'road show' del sistema Paese
sembra dargli soddisfazione: gli investitori guardano con interesse, i
mercati sono pronti a recepire "l'importante piano di privatizzazioni" e
scommettere anche su una stabilità che è e deve essere la carta da
giocare, dice. E lancia il suo appello: "Venite ad investire da noi".
Nella prima tappa della missione nel Golfo incassa di fatto anche
l'atteso passo avanti sul fronte Alitalia che - proprio dopo la sua cena
di ieri sera con il Principe ereditario di Abu Dhabi - oggi annuncia la
fase finale delle trattative con Ethiad, la compagnia emiratina. Ma il
premier, lontano anche se solo fisicamente dall'alta tensione che si
respira a Roma, si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe e
contrattacca chi, come il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi,
parla di numeri che non fanno guardare al futuro con ottimismo e sfila
dalla tasca una sorta di cartellino giallo per il governo: "E' bene che
ognuno faccia il suo lavoro. Confindustria pensi a fare pil. Sono
convinto che i numeri giusti li abbiamo noi", rimarca Letta piccato. E
risponde, anche se indirettamente e con nonchalance, a Romano Prodi, che
oggi dalle colonne del Corriere della Sera lo ha invitato ad una
scossa, una "sortita". Sono qui "per fare fatti, non ho letto il Corsera
stamattina...", taglia corto. Quei fatti lui li rivendica. E lo fa oggi
dal Golfo, dove ha portato un'Italia 'sana', credibile, che "vuole
aprirsi a investimenti stranieri". Non senza risultati, fa notare,
spiegando che "ho presentato un piano di investimenti, il piano di
privatizzazioni già operativo: le reazioni che ho visto direttamente
porteranno risultati molto utili" in termini di apporto di capitali
dall'estero.
SQUINZI - Il leader degli industriali
insistesulla necessità che il "governo cambi passo" o "ad un certo punto
andiamo a votare". I numeri indicati dalle previsioni del Csc, fino ad
ora "sfortunatamente" sempre "azzeccate", sostiene Squinzi ospite di 'In
mezz'ora' su Rai3, "non ci permettono di guardare con ottimismo verso
il futuro". La stima di crescita del Pil per il 2014, secondo
Confindustria, sarà di "un modestissimo +0,6-0,7%, frazioni di un punto
percentuale", questo "non basta a creare occupazione e a far ripartire
il Paese".
sabato 14 dicembre 2013
OCCHIO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI
IN QUESTI GIORNI IN ITALIA SI ASSISTE A INNUMEREVOLI PROTESTE VIOELENTE E NON LE RICHIESTE? LE DIMISSIONI DI TUTTE LE CARICHE POLITICHE,SACROSANTO
LE CARICHE ED I GOVERNI INCOSTITUZIONALI DICEVA IL BUON VECCHI E CARO PERTINI VANNO CACCIATE CON PIETRE E BASTONI.
MA STIAMO ATTENTI .............
C'è un movimento in italia che sta sfruttando la rabbia e la sofferenza degli italiani che ancora oggi sono a protestare che sta cercando di farsi propaganda politica si considerano i promotori della rivolta ma sarà così????
la rivolta sta nascendo dalle sofferenze nasce dal dolore nasce dalla disperazione e guai a strumentalizzarla
è immorale chi si sta rivoltando oggi sono padri e madri di famiglia la rivolta in italia non è dei forconi ma dei padri e delle madri
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